Perdere peso nel modo corretto

È OPPORTUNO FARE DIETE DOPO PERIODI DI ECCESSI ALIMENTARI?

Facciamo chiarezza tra miti da sfatare e fatti da conoscere, per recuperare benessere e perdere peso nel modo giusto

 

Per fortuna, durante le festività da poco trascorse, ci siamo potuti concedere di trascorrere momenti di convivialità con amici, colleghi e parenti. Lo stare insieme ci ha portati ad eccedere con cibi ricchi di grassi e zuccheri, alcol e bevande gassate: ma che gioia che è stato poterlo fare!

Con felicità abbiamo portato avanti le nostre tradizioni e non ci siamo tirati indietro nel consumare quantità esagerate di panettone e pandoro.

Pensa che, secondo le stime, gli italiani sono i maggiori consumatori al mondo di panettone e pandoro, con circa tre chili annui pro capite!

Fino qui tutto bello. Ora però, terminate le feste, c’è un prezzo da pagare.

Ti senti gonfio, vedi la tua pelle opaca e hai una digestione lenta e difficile.

Il tuo alito è diventato “pesante” e soffri di pigrizia intestinale. Le tue giornate trascorrono a fatica a causa di stanchezza fisica e psicologica.

Se avverti questi malesseri, è inutile disperarsi. E anche sentirsi in colpa per le grandi quantità di cibo ingerito non è di alcun beneficio.

Piuttosto, se i tuoi disagi non ti danno tregua e caratterizzano le tue giornate, faresti bene a non far finta di niente nella speranza che, prima o poi, tutto passerà.

Se hai questi sintomi, vuol dire che il tuo organismo, messo a dura prova dai tanti eccessi alimentari, è in difficoltà. Il modo migliore per recuperare benessere è sicuramente quello di trovare soluzioni che possano dare sollievo, piuttosto che restare inerti e assistere passivamente al peggioramento della situazione.

E ora ti dico perché.

Dopo un periodo di grandi mangiate, i nostri organi deputati ai processi di digestione possono andare incontro ad uno stato di affaticamento.

Questo può determinare:

  • carichi glicemici elevati;
  • accumulo di grasso a livello epatico;
  • accumulo di prodotti di scarto e radicali liberi, tutte situazioni che, nel complesso, possono dare origine a uno stato di malessere generale e di infiammazione dell’organismo.

Lo stato di infiammazione, inoltre, può indebolire il sistema immunitario, che è il complesso di organi deputato cui è affidata la difesa dall’aggressione di agenti patogeni esterni quali virus, funghi e batteri.

In sostanza, con un sistema immunitario scarsamente efficiente, si corre il rischio di ammalarsi di continuo.

È anche vero che il nostro corpo contiene gli strumenti necessari per disintossicarci: fegato, reni, polmoni ed intestino lavorano costantemente per rimuovere le sostanze nocive e i prodotti di scarto del metabolismo.

Il fegato, in particolare, è l’organo maggiormente coinvolto. Immagina una grossa impresa di pulizia incaricata ogni giorno di pulire ed eliminare gli scarti.

Fondamentalmente, di questo si occupa il fegato, che ha proprio la funzione di assimilare e mandare agli scarti tutto ciò che non serve.

Infatti, il sangue che passa al suo interno viene costantemente ripulito attraverso un’azione di filtraggio, o di trasformazione delle sostanze tossiche in altre meno pericolose.

Le sostanze idrosolubili vengono inviate, attraverso la circolazione, ai reni e, poi, espulse attraverso l’urina. Quelle liposolubili, invece, vengono immesse, mediante la bile, nell’intestino ed espulse con le feci.

Tutto questo, quando il fegato funziona bene.

Dopo un periodo di eccessi, il fegato e gli altri organi deputati alla “pulizia” giornaliera dell’organismo sono sovraccaricati e affaticati, al punto che il normale svolgimento dei processi metabolici risulta compromesso.

Se avverti:

  • gonfiore;
  • difficoltà digestive;
  • stipsi;
  • senso di stanchezza fisica e psicologica;

significa che gli organi deputati alla “pulizia”, messi a dura prova dai continui disordini alimentari, sono in affanno.

In particolare, il gonfiore e, quindi, la ritenzione dei liquidi corporei, è la risultante del tentativo dell’organismo di “diluire” il carico di tossine al fine di limitare i danni infiammatori.

In presenza di questi sintomi, in primo luogo, occorrerebbe aiutare il fegato a disintossicarsi in modo da permettergli di lavorare meglio.

A tal proposito, puoi essere portato a pensare che, stando attento a come ti nutri, il tuo fegato tornerà a funzionare bene e i tuoi malesseri svaniranno nel nulla.

Dimmi la verità.

Non hai già provato, dopo periodi di grandi abbuffate, a mangiare cibi più sani e a introdurre nella tua dieta maggiori quantitativi di frutta e verdura?

Sono certo che lo hai fatto e che i risultati ottenuti non sono stati del tutto soddisfacenti.

Sicuramente è cosa nota che mangiare meglio, incrementando anche l’assunzione giornaliera di frutta e verdura, abbia effetti benefici sull’organismo.

Se ti sei nutrito bene, hai dato al tuo fegato una boccata di ossigeno, ma forse non sai che affidarsi unicamente al cibo può non essere risolutivo per una efficace disintossicazione.

Questo perché, per trarre i maggiori benefici dagli alimenti, bisognerebbe:

  • scegliere frutta e verdura di stagione;
  • a Km 0;
  • possibilmente biologica per garantire la freschezza del prodotto e per mantenere inalterate le loro proprietà nutritive;
  • bere acqua proveniente da fonti incontaminate e prive di residui tossici;
  • preferire modalità di cottura veloci o a vapore;
  • evitare l’assunzione di cibi industriali per il loro alto contenuto di zuccheri nascosti, nocivi per la salute di tutti gli organi, compreso il fegato.

Inoltre, ad una alimentazione di questo tipo, per essere veramente depurativa, occorre qualche settimana e, soprattutto, serve mantenere nel tempo le nuove abitudini alimentari per evitare di tornare alla situazione di partenza altrettanto rapidamente.

Il tutto risulta un po’ complicato, non trovi?

Probabilmente, ti sarai anche detto: “Adesso basta, non mangio più niente!”.

Hai digiunato per qualche giorno e poi, affamato, sei tornato a mangiare come e più di prima. I tuoi organi coinvolti nella depurazione hanno respirato per un po’ e, poi, hanno ripreso, con le difficoltà di sempre, a svolgere il loro compito.

Anche in questo caso, le responsabilità per i tuoi insuccessi non sono attribuibili a tue mancanze, ma, semmai, sono scaturite da mancata conoscenza o da informazioni inesatte.

In primo luogo, devi sapere che quando si decide di seguire una dieta, sarebbe meglio evitare il “fai da te”, ma rivolgersi a figure esperte che, in base alla personale situazione, sappiano indicare il percorso alimentare corretto da seguire. Così facendo, si evitano comportamenti alimentari sbagliati e, a volte, anche dannosi per la salute.

Inoltre, dopo periodi di eccessi alimentari, seguire diete con il principio di base di rinunciare temporaneamente a determinati gruppi di alimenti, pensando di eliminare dal corpo tutte le “cose cattive”, non è funzionale e risolutivo ai malesseri che provi.

Infatti, non appena si torna alle consuetudini di sempre, facilmente si riacquistano i chili eventualmente persi. Inoltre, non è detto che l’alimentazione seguita sia stata decisiva per la risoluzione del problema di intossicazione e infiammazione dell’organismo.

In realtà, nelle situazioni di abusi alimentari e di conseguenti rallentamenti dei processi metabolici, per evitare di tornare sempre al punto di partenza ci sarebbe una strada maestra da percorrere.

Sarebbe meglio concentrarsi anzitutto sulla disintossicazione degli organi, in particolare del fegato, e, in un momento successivo, sugli eventuali chili di troppo accumulati.

Tieni presente che l’accumulo eccessivo di grassi nel fegato fa ingrassare sempre di più, impedendo ogni serio dimagrimento.

Con il fegato grosso e grasso non si dimagrisce, anzi, si rischia di cadere nel diabete epatico.

Il fegato, che è il regista dell’intero metabolismo, ha la chiave del peso forma!

Indispensabile, quindi, mantenerlo sano e, se intossicato e infiammato, disintossicarlo.

A proposito di disintossicazione, vorrei darti un consiglio: NON lasciarti ingannare dalle varie diete e beveroni detox che vengono commercializzati e sponsorizzati in questo periodo.

Se in passato sei caduto in questo genere di “trappola” e i risultati che hai raggiunto sono stati scarsi, ti faccio presente che:

  1. non ci sono prove scientifiche che diano valore alle promesse delle diete detox. Non esiste, infatti, un modello di dieta detox ratificato dalla comunità scientifica al contrario di quanto accaduto con altri regimi alimentari, per esempio, la dieta mediterranea.
  2. Le diete detox, tanto di moda in questo periodo, hanno successo perché trasferiscono un “miraggio”: la purificazione dopo gli eccessi. Hai la falsa illusione di perdere i chili di troppo ma, in realtà, si tratta di un dimagrimento fittizio dovuto alla perdita di liquidi e di massa muscolare. Tutti chili che riprenderai ricominciando a mangiare come d’abitudine.

Certamente l’effetto placebo è innegabile.

Ci si sente meglio perché per una settimana si eliminano tutti i cibi calorici, con zuccheri aggiunti e ricchi di grassi saturi, ma rifletti.

Che senso ha riempirsi di succhi e tisane detox per una settimana, se il tuo fegato e i tuoi reni non sono messi nelle condizioni di lavorare al meglio?

E ancora, una dieta detox fatta di beveroni che dura al massimo quindici giorni, seppur utile nel contesto di sentirsi “più leggeri”, ha ben poco senso se poi lo sgarro continua per tutto il resto dell’anno, continuando ad affaticare il fegato.

Le cose certe, invece, sono che la disintossicazione del corpo passa proprio dalla salute del fegato e che la purificazione dell’organismo è essenziale.

Considera che ogni giorno il nostro corpo entra in contatto con innumerevoli tossine che vengono introdotte attraverso i pori della pelle oppure tramite ciò che mangiamo o l’aria che respiriamo.

È l’accumulo di queste sostanze che provoca cattiva digestione, pelle opaca, sovrappeso, affaticamento mentale e fisico, scarsa concentrazione e invecchiamento precoce delle cellule.

Ed è il fegato che:

  • libera dalle scorie il corpo;
  • innalza una barriera contro i radicali liberi prodotti nei processi chimici in cui viene adoperato l’ossigeno;
  • si incarica di ripulire le scorie prodotti dagli altri organi;
  • è centrale nell’assimilazione degli alimenti.

Per tutti questi motivi è un organo importantissimo da proteggere e disintossicare.

Se vuoi eliminare il gonfiore, tornare a digerire bene, avere una buona funzionalità intestinale e recuperare le energie, prima di pensare a diete che potrebbero risultare inefficaci poiché il fegato non riesce a lavorare al meglio, dovresti rivolgere la tua attenzione ad un’altra soluzione.

Supportare i tuoi organi deputati a fare “pulizia”, in particolare il fegato, ricorrendo ad una supplementazione con principi attivi specifici, potrebbe essere una valida alternativa.

Per percorrere questa strada occorre, però, essere consapevoli di alcune evidenze, in modo da evitare possibili delusioni in cui potresti esserti imbattuto in precedenza.

Ti sembrerà strano, ma procedere all’acquisto consapevole di prodotti contenenti principi attivi non è così facile. Infatti, affidarsi al prodotto più commercializzato o pubblicizzato, non sempre significa avere risultati.

Questo perché i prodotti di tipo industriale hanno:

  1. principi attivi uguali per tutti, ma la tua personale situazione è diversa da quella di qualsiasi altra persona e potresti aver bisogno di principi attivi da utilizzare in maniera diversa, sia per quantità che per tipologia;
  2. ti forniscono delle indicazioni generiche alle quali fare riferimento. Chi non ti conosce, di certo non può suggerirti soluzioni specifiche da adottare sia nelle quantità che modalità di utilizzo. Inoltre, non ti vengono indicati i principi attivi giusti per la tua situazione;
  3. contengono una limitata diversità di nutrienti ed anche in basse quantità. Questo perché i costi di produzione dei principi attivi sono molto alti. L’industria, per poter immettere sul mercato ingenti quantitativi di prodotto, deve contenere i costi di produzione e, necessariamente, deve risparmiare sulla diversità e quantità dei principi attivi utilizzati.

Inoltre, considera che, se assumi farmaci, i principi attivi contenuti nel prodotto, a causa dell’interazione con il medicamento, potrebbero diventare inattivi.

Infine, per l’uso degli integratori va sempre adoperato il raziocinio. Il fatto che siano di libera vendita e di uso incontrollato non significa che possono essere assunti con leggerezza. Un loro utilizzo scorretto, infatti, potrebbe comportare problemi di sovradosaggio con conseguenze, a volte gravi, per la salute.

Peraltro, alcuni di tali prodotti possono avere un effetto stressante sul fegato.

Sono quelli che contengono:

  • elevate quantità di eccipienti chimici (che hanno il ruolo di “agenti di carica e rivestimento”);
  • conservanti;
  • coloranti e aromi;
  • zuccheri raffinati;
  • sostanze derivanti da OGM.

Detto questo, per non mettere a rischio la tua salute, dovresti rivolgerti a principi attivi che abbiano precise caratteristiche.

Si deve trattare di principi attivi:

  • prodotti in stabilimenti nazionali autorizzati;
  • lavorati seguendo tutte le normative vigenti per assicurare un adeguato livello di qualità e sicurezza;
  • efficaci e puri perché privati di qualsiasi impurità che potrebbe compromettere la loro sicurezza di utilizzo.

Ora, comprendi bene come, per l’acquisto di prodotti contenenti principi attivi, sia da evitare il “fai da te”. Ed ancora, andrebbero comprati in Farmacia e non presso la grande distribuzione, o internet.
È vero che per il loro acquisto non è necessaria la ricetta, ma dovrebbero essere assunti con la medesima attenzione che si riserva ai farmaci e dietro consigli e raccomandazioni di una figura professionale quale quella del Farmacista esperto, in modo da evitare anche fastidiosi effetti collaterali.
Infatti, il Farmacista esperto, per la sua formazione professionale, è in grado di fornire tutte le indicazioni necessarie sull’uso dei principi attivi da utilizzare e valutare, eventualmente, se ci siano potenziali criticità correlate alla loro assunzione in concomitanza con dei trattamenti farmacologici.

Secondo te, procedere all’acquisto di un integratore fatto in un supermercato, o su Internet, ti fornisce le stesse garanzie di sicurezza per la salute?
Sicuramente convieni con me che il commesso di un supermercato, con tutto il dovuto rispetto per il suo lavoro, non possiede la preparazione necessaria per rispondere a domande così importanti per la salute né puoi ottenerle da Internet dove basta, per acquistare, un semplice clic.

E, poi, ti sei mai chiesto da dove arriva il prodotto acquistato online?

Devi sapere che, a differenza di principi attivi acquistati in Farmacia, che provengono da laboratori farmaceutici nazionali autorizzati, quelli acquistati on line non sempre derivano da una filiera produttiva e/o distributiva ben controllata.
Tali nutrienti possono anche provenire da stati esteri, dove non vengono eseguiti adeguati controlli di sicurezza e qualità.
Sono tutte evidenze da considerare per procedere all’acquisto di prodotti che siano effettivamente efficaci e sicuri per la salute.

Fatte queste necessarie premesse, se desideri aiutare i tuoi organi, in questo momento dell’anno particolarmente stressati, a fare “pulizia” delle troppe tossine accumulate e permettere al tuo fegato di lavorare al meglio, potresti utilizzare, nelle giuste percentuali, principi attivi di:

  • Cardo mariano. Il cardo mariano è una pianta molto diffusa in diversi paesi del bacino del mediterraneo. Le sostanze biologicamente attive che vengono estratte dai semi del cardo mariano sono silibina, silicristina e silidianina. Queste sostanze, utilizzate sin dall’antichità, sono efficaci in caso di sofferenza organica e funzionale del fegato. Inoltre, favoriscono l’escrezione della bile e la regolarità intestinale.
  • Carciofo. Il carciofo contiene la cinarina che è un principio attivo molto importante per la salute del fegato. Questa sostanza sostiene la funzionalità epatica stimolando la secrezione della bile. Inoltre, il carciofo sostiene il fegato nella funzione di detossificazione dell’organismo. Sempre dal punto di vista di sostegno del fegato, la presenza di diversi antiossidanti ed in particolare dell’acido clorogenico fa sì che il carciofo sia prezioso nel combattere l’azione di radicali liberi, proteggendo così l’organismo dall’invecchiamento cellulare e dalla degenerazione di tessuti e organi. Non dimentichiamo che il carciofo ha un importante valore depurativo, diuretico e detossificante grazie alla cinarina, ma anche al ricco contenuto di acqua che stimola la diuresi, nonché alla presenza di fibre che riducono l’accumulo di grassi a livello intestinale ed esplica azione lassativa.
  • Boldo. Il boldo è una pianta perenne. Le foglie del boldo contengono oli essenziali, flavonoidi e alcaloidi che conferiscono alla pianta una generale azione disintossicante e colagoga cioè fluidifica la bile, aumentando la secrezione e diminuendo la viscosità. Per queste sue proprietà è un utile protettore epatico. Inoltre, per le proprietà digestive è utile per contrastare la digestione lenta poiché favorisce la secrezione gastrica e migliora la digestione dei grassi. È particolarmente indicato anche in caso di stitichezza.
  • Picrorhiza. Si tratta di una pianta perenne dell’Himalaya dalle numerose proprietà. La sua maggiore attività, però, si riscontra a carico del fegato. È, infatti, un ottimo rimedio epatoprotettivo e protegge il fegato dalle infezioni e dalle infiammazioni più tipiche. I principi attivi estratti dalle radici sono in grado di rendere le cellule del fegato più resistenti all’attacco di sostanze tossiche e, pertanto, risulta utile in caso di intossicazioni epatiche, degenerazione grassa del fegato ed epatiti acute o croniche.
  • Enzimi digestivi. Gli enzimi digestivi sono proteine che hanno funzione di favorire la scomposizione, l’assorbimento e l’assimilazione dei principi naturali e dei cofattori essenziali, quali vitamine, minerali e oligoelementi, che si trovano negli alimenti. Un particolare gruppo di enzimi digestivi costituiti da: amilasi, proteasi, glucoamilasi, lipasi, cellulasi, lattasi e pectinasi è in grado di favorire la digestione di carboidrati, proteine e grassi. Inoltre, questi gruppi di enzimi sono resistenti all’azione dei succhi gastrici, mantenendo inalterata la loro attività digestiva. Si tratta di enzimi di origine vegetale ed hanno la capacità di ridurre i problemi di indigestione e acidità. Inoltre, poiché la digestione degli alimenti è un compito che consuma molta energia, facilitando con gli enzimi il processo digestivo, i livelli energetici dell’organismo aumentano. Anche il pancreas, grazie all’apporto di questi gruppi di enzimi, trae benefici poiché viene evitato un sovraccarico di lavoro nella produzione di enzimi digestivi pancreatici.
  • Oxicyan. L’oxicyan è un innovativo fitocomplesso antiossidante a base di ficocianina da spirulina e antociani da mirtillo. L’estratto messo a punto dai ricercatori dell’Università degli Studi di Torino è caratterizzato dalla presenza di ficocianine e antocianine. La ficocianina, pigmento tipico della spirulina, è un potente antiossidante in grado di eliminare le specie reattive dell’ossigeno e di inibire la perossidazione lipidica. Le antocianine dei mirtilli svolgono un ruolo nella prevenzione e nel trattamento di malattie croniche e hanno un’attività antiossidante intracellulare che permette di contrastare gli effetti avversi causati dal metabolismo ossidativo. Il consumo di questi principi attivi può apportare diversi benefici all’organismo tra cui una maggiore azione di sostegno e ricostituente, una migliore funzionalità del microcircolo, benessere della vista, regolarità del tratto intestinale e una significativa azione antiossidante.

Come puoi accertare, si tratta di principi attivi utili per supportare i tuoi organi, in particolare il fegato, facendolo lavorare meglio. Con il loro aiuto, la disintossicazione dell’organismo avviene con più facilità ed in modo sicuro per la salute, a patto che vengano utilizzati con la giusta posologia e, soprattutto, reperiti in Farmacia in modo da evitare problemi di salute derivanti dal loro uso incontrollato.

In Farmacia trovi il professionista esperto che, grazie alla sua preparazione specifica, è in grado di dirti dove sono contenuti, nella giusta percentuale, questi principi attivi che, in base alla tua personale situazione, potrebbero esserti di sostegno.

In ogni caso, tieni presente che sono a tua disposizione per gli ulteriori chiarimenti che ritieni necessari al riguardo.

Indubbiamente, si tratta di ulteriore vantaggio poiché, dietro ogni acquisto in Farmacia, a differenza dell’acquisto impersonale fatto altrove, c’è sempre il professionista di riferimento al quale ci si può rivolgere per le proprie necessità, con la certezza di ottenere risposte competenti a tutela della salute.

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